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Il bonus ristrutturazione 2024 è un incentivo per coloro che effettuano lavori di tipo edilizio in un edificio abitativo. Si tratta di una detrazione del 50% sull’IRPEF, fino a massimo 96.000 euro di spesa per interventi di riqualificazione edilizia, manutenzione straordinaria e ordinaria. Scopriamo insieme come funziona il bonus ristrutturazione 2024, quali sono i lavori ammessi, gli adempimenti per la cessione del credito e lo sconto in fattura, nonché tutte le informazioni utili per accedere all’agevolazione gestita dall’Agenzia delle Entrate. BONUS
Introdotto per la prima volta dall’articolo 16-bis del DPR 917 del 1986 nel tempo il bonus ristrutturazioni è stato potenziato con il Decreto Legge giugno 2013, n. 63 (articolo 16, comma 1). Grazie al Decreto Rilancio è stata introdotta la possibilità di optare, in alternativa alla detrazione, per la cessione del credito o per lo sconto in fattura. Nella Manovra finanziaria 2021 è stato innalzato al 50% e con la legge di Bilancio 2024 il bonus è stato esteso fino al 31 dicembre 2025 e confermato alle stesse condizioni. Dal 2024, per contrastare le frodi, vengono introdotti nuovi adempimenti relativi alla cessione del credito e lo sconto in fattura, che spieghiamo nel dettaglio più avanti nel paragrafo dedicato al decreto anti frode. Operativamente dal 1° gennaio 2024 i contribuenti hanno la possibilità di portare in detrazione fiscale al 50% le spese sostenute per i lavori di riqualificazione edilizia, manutenzione straordinaria e ordinaria (per i condomini) per un importo di spesa massimo di 96.000 euro. Il nuovo bonus ristrutturazione rientra dunque, tra i bonus casa 2024.
Il bonus ristrutturazioni 2024 può essere richiesto da tutti i contribuenti soggetti al pagamento delle imposte sui redditi, residenti o non residenti in Italia. Nello specifico, possono beneficiare dell’agevolazione non solo i proprietari o i titolari di diritti reali sugli immobili per i quali si effettuano i lavori e che ne sostengono le spese, ma anche l’inquilino o il comodatario. In particolare, hanno diritto alla detrazione:
Hanno diritto alla detrazione, inoltre, purché sostengano le spese e siano intestatari di bonifici e fatture:
In questi ultimi tre casi, ferme restando le altre condizioni, la detrazione spetta anche se le abilitazioni comunali sono intestate al proprietario dell’immobile. La condizione di convivente o comodatario deve sussistere al momento dell’invio della comunicazione d’inizio lavori.